Benvenuti su Rivista Alibi

3

Cari lettori,

A volte, è difficile poter cambiare la letteratura. O meglio, ciò che è diventata. Ma si parla ancora di letteratura? No, vorrei che fosse chiaro. Molti fanno confusione su tale questione: la narrativa e la letteratura non sono due facce della stessa medaglia. La letteratura è arte. Ma voi vi chiederete: Se la narrativa non è letteratura, allora neppure la poesia lo è? No. Questa è un’altra arte, nata ancor prima della scrittura! Ci pensate? Pensateci, Giambattista Vico affermava che il sapere poetico fosse addirittura nato con i linguaggi antichi, intendo quelli dei simboli – geroglifici, graffiti… – che hanno dato vita a figure, miti (secondo l’erudita, pure Omero non è mai esistito), e divinità! – prima di tutto l’idea di Dio. Ma non siamo qui per addentrarci in questioni metafisiche. Eppure, sono davvero affascinanti che, in sede diversa, sarebbe opportuno parlarne. Ma ritornando al concetto di letteratura, ormai non è molto chiaro. La definizione sembra essere svanita, risucchiata, mangiata, da altri generi artistici, come quelli precedentemente menzionati. Nel 1970, Hans Robert Jauss dichiarò che «ai nostri giorni la storia della letteratura è caduta sempre più in discredito» e le vicende «di questa venerabile disciplina» disegnano dal finire del secondo Ottocento «la traiettoria di un incensante declino». Le «prestazioni migliori» sono tutte nell’Ottocento, «ai tempi di Gervinus e Scherer, di De Sanctis e Lanson»,  considerati «i patriarchi» del genere. Allora si riteneva che lo «scopo più elevato fosse di rappresentare nella storia delle opere poetiche l’idea dell’individualità nazionale nell’atto del suo perfezionarsi». Purtroppo nel secondo Novecento rimane solo «un lontano ricordo» di «questo alto compito» della storia della letteratura, la quale oramai è nelle scuole e nelle università «in via di estinzione». Con questo non voglio dire che l’Ottocento sia un’epoca migliore del Novecento, anzi, il nostro orizzonte editoriale permette di ricreare quell’atmosfera, diciamo, di disinteresse. La letteratura può esprimere concretezza, ma bisogna farlo sempre proiettandosi verso l’universalità dei concetti – se vuoi parlare di un bambino che ha subito violenza, oppure di un assassino che si innamora della vittima, puoi farlo, ma a patto che lo si venga a fare in un convegno; del resto anche il Caffè nacque per tale ragione. Ora, prendete ad esempio l’Avaro di Molière. Ecco, quel persoanggio è fisico! Concretissimo! Ha un aspetto che può essere descritto da chiunque! Ma cosa rappresenta la sua fisicità? La sua concretezza? Be’, l’avarizia, un segno universale per l’appunto. Ecco cosa vuol dire fare letteratura: non raccontare storie senza fine, ma storie infinite, che nascondono dietro dei tasti letterari che sembrano essere svaniti e dimenticati dagli scrittori; be’, molti mi dicono che è una scelta adattarsi all’editoria. Io dico che l’editoria deve adattarsi allo scrittore. Egli, in quanto artista, non può essere sempre disciplinato e rigoroso, freddo, che si adatta alle convenzioni sociali, ma dev’essere una antinomia progressiva: deve essere folle e disordinato, rigoroso e disciplinato. Non può cadere nella trappola del non essere il suo contrario. Per l’appunto, bisogna spingersi ad essere se stessi e il suo opposto. Nessuno più comprende questo discorso, ahimè. Ma spero che possiate ritrovare, voi lettori, un’artista all’interno di questa rivista che possiede queste caratteristiche. Per il resto, se abbiamo fallito il nostro intento, non ce ne vergogniamo. Gli artisti sono geni. I geni non esistono. Sono disinteressati e obiettivi, tuttavia in quanto esseri viventi, uomini, essi si impegnano ad essere fazionari e ad avere degli scopi, dei fini, nella propria vita. Pensateci: neppure Dante era un genio, dunque.

Grazie e vi do il benvenuto sul nostro sito.

3 thoughts on “Benvenuti su Rivista Alibi

  1. Claudia Cautillo ha detto:

    Finalmente una voce che si interroga su cosa sia la Letteratura oggi, finalmente una voce che dà spazio al concetto di “antinomia progressiva”, con la consapevolezza che debba necessariamente essere l’editoria ad adattarsi allo scrittore, e non viceversa! Con queste premesse, leggere questa nuova rivista sarà un piacere e una scoperta. Grazie del benvenuto, lo ricambio di cuore.

    "Mi piace"

  2. Giorgio Mancinelli ha detto:

    Per fortuna tutto questo non accade mai e gli editori, in special modo quelli che si sono improvvisati per velleità direttori e redattori di riviste letterarie hanno capito che potrebbero farsi nemici in letteratura quanto in politica, così piuttosto che fare di questi regali agli scrittori sberleffatori (spesso imbarazzanti) preferiscono fare incetta di encomi e strette di mano, nonché di ‘voti politici’ che permettono loro di accaparrare un po’ di pubblicità. ‘Per fortuna dicevo ..’ ma dovrebbe rivelarsi ovvio che volevo essere sarcastico, rovinoso al punto di mettere in discussione la mia stessa professione. Del resto omettere la verità col tempo si è sempre rivelato deleterio sia per la Letteratura sia per la Politica, ancor più per gli scrittori che per i lettori.

    "Mi piace"

    • Giorgio Mancinelli ha detto:

      Per fortuna tutto questo non accade mai e gli editori, in special modo quelli che si sono improvvisati per velleità direttori e redattori di riviste letterarie hanno capito che potrebbero farsi nemici in letteratura quanto in politica, così piuttosto che fare di questi regali agli scrittori sberleffatori (spesso imbarazzanti) preferiscono fare incetta di encomi e strette di mano, nonché di ‘voti politici’ che permettono loro di accaparrare un po’ di pubblicità. ‘Per fortuna dicevo ..’ ma dovrebbe rivelarsi ovvio che volevo essere sarcastico, rovinoso al punto di mettere in discussione la mia stessa professione. Del resto omettere la verità col tempo si è sempre rivelato deleterio sia per la Letteratura sia per la Politica, ancor più per gli scrittori che per i lettori.

      "Mi piace"

Lascia un commento

menteminima

Vorrei poterne ridere.

Gaia R. Sain

Voli pindarici per vertigini da terra.

Sara Gavioli

Autrice, editor, supereroe

L'angolino di Ale

Riempi la tua vita di emozioni

Ella Gadda

"Oh, santo Dio, la vita ci raggiunge dovunque!"

margot.croce

la poesia è figlia delle emozioni, il pensiero figlio dell'esperienza

donnediundiominore

Rinascere dopo un abbandono

Un'anima e tre ali - Il blog di Paolo Statuti

Just another WordPress.com site

Crèmisi Poetica

Essere altrove da memoria trafitta / come nube leggera di gravità arresa . / Essere pensiero bisbigliante e concavo / di pace bramosa in stallo fra le risposte. ©Runa

INFINITA-MENTE...MARLEN ISBN 978-88-97681-04-5

Benvenuto nel blog di Raffaella Amoruso dedicato al mio libro: "INFINITA-MENTE MARLEN" Un poemetto erotico-soft.... audaci fotografie legate alla soffice amorevolezza del cuore. Buona lettura!